Brancalonia, edito da Acheron Games, si erge come una proposta inaspettata e affascinante nel panorama dei giochi di ruolo, un’ambientazione spaghetti fantasy tratta dalla quinta edizione di Dungeons & Dragons, che possiamo tranquillamente definire un omaggio ironico e sfacciato all’Italia medievale, vista attraverso la lente deformante della fantasia, del folklore e dell’umorismo.
Il gioco trae ispirazione da una molteplicità di influenze, attingendo a piene mani dalla letteratura picaresca, dai film di cappa e spada, dai leggendari western all’italiana, e, naturalmente, dal ricco patrimonio culturale, folkloristico e mitologico del Bel Paese. In Brancalonia l’Italia non è solo un semplice sfondo, ma un personaggio vivente, vibrante di colori, tradizioni e, soprattutto, ironia.
Prima di cominciare, ci tengo a precisare che quella che state per leggere non è una semplice recensione, ma piuttosto le considerazioni nate dall’analisi approfondita di questo gioco di ruolo da parte di un giocatore già rodato.
Indice
ToggleDalle stalle alle stelle (o quasi): un viaggio nell’Italia medievale
L’ambientazione di Brancalonia si presenta come un autentico caleidoscopio di regioni, città e personaggi tratti direttamente dalla tradizione culturale italiana, ma rielaborati con una punta di follia e un pizzico di parodia.
Si passa dalle paludi nebbiose e misteriose della Padania alle coste soleggiate e selvagge della Sicilia, dalle eleganti e affollate città-stato rinascimentali alle montagne remote dove la vita scorre più lentamente, ma non per questo meno interessante. Ogni angolo di Brancalonia è intriso di stereotipi e cliché della tradizione italiana, ma ogni luogo e personaggio viene trattato con un’ironia che li rende affascinanti e vividi. L’ambientazione diventa un parco giochi in cui ogni regione e ogni città racconta una storia unica, ma sempre divertente e fuori dagli schemi, con l’ombra del folklore che si fa strada tra le pieghe della realtà.
Mostri e creature: un bestiario da brividi (e da ridere)
Brancalonia è un mondo in cui la fantasia si mescola a leggende millenarie, un luogo popolato da creature che sembrano prendere vita direttamente dal folklore italiano, da quei racconti misteriosi che le nonne e gli zii narrano attorno al fuoco. Il bestiario di Brancalonia è un’eclettica raccolta di mostri che sorprende e diverte, in un perfetto equilibrio tra avventura e umorismo. Ma, al di là delle risate, c’è sempre un pizzico di meraviglia che fa capolino, regalando quel brivido che solo un buon racconto popolare sa donare.
Viaggiando tra le terre selvagge del Regno (questo il nome del distopico regno italico presentato), dove ogni angolo nasconde insidie pronte a mettervi alla prova, i giocatori potranno formare la propria Cricca di Canaglie e arruolarsi in bande di avventurieri disposti a tutto pur di accumulare denaro e riscatto. L’obiettivo non è solo vivere di espedienti, ma magari trovare quel gruzzoletto che garantisca una pensione tranquilla, oppure, perché no, scalare i ranghi della propria compagnia. Ma attenzione, perché lungo il cammino si incontrano creature davvero particolari, che mescolano il terrore alla comicità, e che rappresentano vere e proprie sfide per chi osa affrontarle.
Tra i mostri più temibili di Brancalonia troviamo la Befana, una strega crudele e raccapricciante, che nonostante la sua apparente bonarietà, nasconde un’anima perversa pronta a sferrare terribili incantesimi; non meno pericolosi sono gli Orchi Cattivi, giganti cannibali dalle mani insanguinate, che imprigionano gli esseri umani con una ferocia degna dei peggiori incubi. Forse però il peggior nemico di tutti è l’Agente di Equitaglia, un temibile cacciatore di taglie che lavora per i viscidi superiori del Regno, sempre pronto a investigare e a scovare chiunque sia sospettato di aver violato le leggi: questi agenti sono spietati, capaci di trasformare qualsiasi missione in una caccia senza tregua, con una rapidità e un’efficienza che farebbero invidia al miglior detective al mondo.
Tuttavia, nonostante la pericolosità di queste creature, l’umorismo non è mai lontano: ogni incontro con una di queste entità potrebbe riservare situazioni assurde, risate inaspettate e colpi di scena che stravolgono la solita concezione di “minaccia”. Giocando a Brancalonia anche il pericolo più agghiacciante può diventare una fonte di divertimento, con il giusto spirito di avventura e un po’ di follia.
Un sistema di gioco familiare, ma con un tocco di originalità
Se dal punto di vista del sistema di gioco Brancalonia si ispira alla solida base delle regole di Dungeons & Dragons 5ª edizione, non manca però di adattarle e rielaborarle per dare al gioco un’impronta più scanzonata e meno vincolata alla rigida logica del fantasy tradizionale.
Le meccaniche vengono ampliate con l’introduzione di nuovi elementi che riflettono perfettamente l’atmosfera caciarona e avventurosa del gioco. Tra questi spiccano le risse da osteria, i famosi tafferugli che caratterizzano le dispute tra avventurieri in una taverna, e le taglie, ossia le ricompense messe su teste di malcapitati in fuga, che sono un chiaro rimando alla tradizione del brigantaggio e delle storie popolari italiane.
Gli oggetti magici e l’equipaggiamento sono volutamente scadenti e improvvisati, con una forte impronta comica che riflette l’approccio realistico e poco eroico del gioco. Le magie sono bizzarre e imprevedibili, a volte più utili per una risata che per un’effettiva vittoria sul campo di battaglia. Gli incontri vengono spesso risolti grazie a colpi di fortuna o battute fulminanti, piuttosto che per la forza bruta o per la maestria nelle arti magiche. Questo approccio rende il gioco estremamente dinamico e aperto all’improvvisazione, dove la creatività dei giocatori e l’umorismo sono gli unici veri protagonisti.
Canaglie e mascalzoni: la creazione dei personaggi
In Brancalonia i giocatori non sono chiamati a vestire i panni di nobili eroi o di imponenti paladini della giustizia, bensì di canaglie, avventurieri di basso rango, spesso ai margini della società, ma dotati di un innegabile spirito di sopravvivenza. Questi personaggi, sebbene lontani dall’idea del “cavaliere senza macchia”, sono resi affascinanti proprio per la loro umanità e per le imperfezioni che li contraddistinguono.
La creazione del personaggio è un’esperienza tanto esilarante quanto profondamente personalizzabile, grazie a un’ampia varietà di classi e sottoclassi ispirate ai mestieri e alle figure iconiche della tradizione italiana; alcune intraviste in film iconici, altre realmente esistite.
Tra le opzioni più originali, troviamo il Frate della Via della Condotta Manesca, la cui figura ricorda quella dell’iconico Bud Spencer, un personaggio che incarna la saggezza e la brutalità delle antiche regole di strada, con i suoi celebri precetti ben noti a briganti e malfattori, come “Ora et Menora”, “Porgi l’altro palmo” e “La tua mano sappia essere ferro e sappia essere piuma”. Al fianco di questo, lo Scaramante si distingue come il maestro delle arti arcane, capace di maneggiare la Fandonia – un potere tanto ingannevole quanto imprevedibile – per sé o per gli altri, mescolando astuzia e magia in un’armonia perfetta di inganno e potenza.
Ogni classe è pensata per restituire un ampio spazio di espressione e creatività, permettendo di costruire personaggi che non solo si adattano all’ambientazione, ma ne incarnano perfettamente l’irriverenza e il dinamismo.
L’aspetto divertente e unico della creazione dei personaggi è proprio la possibilità di scegliere tratti che esprimano la loro irriverenza e la loro mancanza di scrupoli, con malus e abilità che aggiungono spessore e divertimento alla caratterizzazione del proprio alter ego. Ogni personaggio nasce come un “anti-eroe“, pronto a vivere la propria avventura in un mondo che non è mai troppo serio e che, anzi, celebra le imperfezioni e la comicità della vita.
Le limitazioni nell’avanzamento di Brancalonia
Come riportato nel manuale che abbiamo avuto il piacere di esplorare:
“I personaggi di Brancalonia possono essere canaglie di ogni genere, ma l’avanzamento prevede solo sei livelli.”
La scelta di limitare l’avanzamento del personaggio a un massimo di sei livelli, in contrasto con i venti livelli tipici di giochi come Dungeons & Dragons, è una decisione che esalta perfettamente le atmosfere low magic e lo stile spaghetti fantasy di Brancalonia. Questo approccio non solo enfatizza la sensazione di un mondo più crudo e realistico, ma conferisce anche una marcia in più alla narrazione, evitando che il gioco si appesantisca con la solita escalation epica di personaggi oltremodo potenti ed eroi imbattibili sotto ogni punto di vista.
Raggiungere il livello 6 non significa che il gioco finisce, ma piuttosto che l’avanzamento rallenta e cambia forma, costringendo i giocatori a concentrarsi maggiormente sulla loro crescita personale e sulle scelte in gioco, piuttosto che su un continuo accumulo di potere.
Brancalonia è, infatti, un’ambientazione low fantasy ironica e disinvolta, che non si prende mai troppo sul serio. In questo contesto, personaggi troppo eroici, malvagi o spietati, così come i tipici cliché dell’high fantasy, dello sword & sorcery o del grimdark risulterebbero decisamente fuori luogo. La bellezza del gioco sta proprio nel suo approccio irriverente e anticonformista, in cui la magia è rara e il potere risiede più nelle mani degli espedienti che nelle spade incantate.
Tuttavia, nulla vieta di introdurre razze, sottoclassi e background tratti dai manuali ufficiali della quinta edizione di D&D, così come l’acquisto di manuali aggiuntivi dello stesso Brancalonia, che arricchiscono l’esperienza di gioco. Detto ciò, è consigliabile iniziare con il manuale base per permettere ai giocatori di familiarizzare con l’ambientazione e le sue tematiche uniche, prima di sperimentare eventuali aggiustamenti o integrazioni. Questo approccio iniziale consente di assaporare appieno il carattere distintivo di Brancalonia, senza correre il rischio di svilirne il tono e l’esperienza.
Un’esperienza di gioco unica: tradizione e innovazione si incontrano
Brancalonia è, senza dubbio, un’esperienza unica nel suo genere, che mi sento di definire un viaggio entusiasta e irriverente all’interno di un mondo che celebra il folklore italiano in una chiave fantastica, mantenendo sempre il tono leggero e l’atteggiamento spensierato.
Se siete alla ricerca di un’ambientazione originale che vi permetta di scoprire o riscoprire la bellezza della nostra cultura, ma con una visione fantasiosa e umoristica, questo è il gioco che fa per voi. Non solo per chi è appassionato di Dungeons & Dragons, ma per chiunque voglia vivere un’avventura nella quale l’ironia e l’improvvisazione sono i veri protagonisti.
Brancalonia non è solo un gioco di ruolo, ma un modo per tornare a esplorare la cultura italiana sotto una nuova luce, una commedia epica che sa divertirsi e far divertire. Una vera e propria boccata d’aria fresca per chiunque voglia vivere un’avventura fantasy senza prendersi troppo sul serio. Consigliamo il gioco sia agli esperti che ai neofiti dei giochi di ruolo.
Informazioni sul manuale di Brancalonia
- Manuale visionato: Brancalonia – Manuale di ambientazione
- Pagine: 192
- Costo sul sito ufficiale:
- Digitale 16,00 €
- Fisico 39,00 €
- Editore: Acheron Games
- Direzione editoriale: Samuel Marolla
- Direzione creativa: Mauro Longo
- Redazione: Masa
- Design e sviluppo del Manuale di ambientazione: Mauro Longo
- Illustrazione di copertina: Lorenzo Nuti
- Testi e coordinamento contributi: Mauro Longo