Superman, Iron Man, Scarlet Witch, Aquaman: sono solo alcuni dei tanti supereroi scelti per rappresentare al meglio le divinità della mitologia greca, protagonista indiscussa degli eventi previsti per il Fumetto Fest presso il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, nella provincia di Cosenza.
La residenza d’artista che si è tenuta proprio all’interno del Parco Archeologico ha permesso a disegnatori e artisti di varia natura, ognuno con il proprio background, di interpretare le bellezze antiche di Sibari, nota cittadina della Magna Grecia famosa per essere il centro nevralgico della “bella vita” dell’epoca.
Le sale del museo sono state messe a disposizione degli artisti che, grazie alla full immersion nelle suggestive rovine della polis e l’esclusiva possibilità di vedere nei depositi molti reperti non accessibili al pubblico, ha permesso loro di creare un immaginario moderno e originale della mitologia, ispirando illustrazioni e tavole di fumetto, nonché di apprezzare ancora di più il lavoro degli archeologi.
Il Fumetto Fest di Sibari
L’evento si è articolato in tre appuntamenti principali (dal sito del MUNAS: https://parcosibari.it/?p=3311), di cui il primo iniziato il 22 Marzo scorso, ovvero “Una notte in riserva”, che ha dato la possibilità al pubblico di poter visitare i depositi per una notte. Questa iniziativa ha dato modo di conoscere più approfonditamente il lavoro “nascosto” di archeologi e ricercatori, che li impegna quotidianamente nello studio di reperti non sempre facili da catalogare.
Il 23 marzo invece, nel secondo grande appuntamento, si è tenuta la seconda conferenza del ciclo #nonrompeteci, importante progetto che coinvolge anche le tematiche della violenza sulle donne in collaborazione con il Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano. Anche questo un modo per creare consapevolezza nei confronti dei temi sociali più “caldi” e che più stanno a cuore alle nuove generazioni.
Con l’adesione del MUNAS dell’iniziativa “Fumettineimusei” promossa dal Ministero della Cultura, il Fumetto Fest si apre con la presentazione dell’opera “Il flauto e il vaso” di Simone Montozzi, conosciuto con il nome d’arte Tso. Con la collaborazione del Museo del Fumetto di Cosenza, a partire dal 23 Marzo si è dato il via alle residenze d’artista e laboratori creativi, e fino al 31 Dicembre sarà possibile vedere esposte le opere degli artisti all’interno del museo archeologico.
Caratterizzato dalla volontà di esprimere il potenziale “pop” delle antichità presenti nel museo e nel parco archeologico tramite la nona arte, il Fumetto Fest ha dato agli artisti la possibilità di lasciarsi guidare dall’ispirazione e ognuno di loro ha esposto la propria visione della cultura antica rispettando gli elementi localmente rappresentativi, come il toro o il soldato di Cariti, dando loro nuova vitalità.
Le opere esposte
A impreziosire la mostra c’è anche la presenza delle opere di Pasquale Qualano, fumettista e scultore che ha all’attivo numerose collaborazioni con case editrici italiane ed estere. Famoso soprattutto per pubblicazioni Marvel (She-Hulk) e DC Comics (Harley Quinn, Batman ’66 e altre), in questa occasione non solo ha esposto illustrazioni a tema mitico, scegliendo soggetti presenti nella tradizione antica di Sibari come la Nike o il Minotauro, ma è anche autore del poster promozionale del Fumetto Fest stesso (in foto).
Oltre a lui menzioniamo la collaborazione di Alessio Petillo, anch’egli noto fumettista e autore che ha presentato i più famosi personaggi Marvel e DC Comics affiancati alle divinità greche più rappresentative. La presenza di autori così importanti ha contribuito a dare più spessore all’evento e un motivo in più per visitare la mostra.
L’inaugurazione dell’esposizione si è tenuta il 20 Luglio scorso, in cui gli artisti partecipanti sono stati invitati a presentare la loro opera parlando in dettaglio di cosa li abbia ispirati e delle tecniche utilizzate per la realizzazione. Ognuno di loro ha usato il proprio stile mantenendo una forte coerenza con il tema principale, ovvero l’esaltazione dell’antichità classica di Sibari e la potenza del tema delle divinità greche come figure eroiche moderne (proprio come spesso siamo abituati a vederli nell’universo fumettistico statunitense con la Marvel o DC Comics).
Le tecniche utilizzate sono state le più diverse: dallo stile manga a quello più vicino ai comics americani, fino ad arrivare a illustrazioni più astratte e vere e proprie tavole di fumetto. Molte delle opere in questione rielaborano elementi culturali locali, personaggi chiave della mitologia ed eventi storici creando nuovi input su come essi possono essere ancora reinterpretati e apprezzati anche da un pubblico più ampio, dimostrando quanto ancora può dare la nostra storia dal punto di vista artistico.
In calce, alcune delle opere esposte!
Quando il fumetto incontra l’archeologia
In conclusione, possiamo considerare l’esperimento riuscito: far rivivere la classicità del nostro territorio in modo tutto nuovo, mescolando elementi appartenenti all’estetica dei comics più blasonati a quelli più specificatamente locali e meno popolari. Il Fumetto Fest di Sibari è un invito a sostenere queste iniziative che fanno bene a noi e alla nostra cultura, ma soprattutto aiuta a creare consapevolezza sul tesoro artistico e archeologico che ci circonda, magari imparando ad apprezzarlo un po’ di più.