Il Re Lupo: il manga nato dalla collaborazione di Buronson e Miura

Il manga Il Re Lupo è il frutto della collaborazione tra Buronson (co-autore di Hokuto no Ken) e Kentaro Miura (autore di Berserk).

Vista la recente e prematura scomparsa di Miura, che ci tocca personalmente essendo fan delle sue opere, abbiamo deciso di omaggiare il maestro. Non parlando di Berserk – pur essendoci molto legati – ma portando alla vostra attenzione un’altra opera del mangaka. O meglio due: Il Re Lupo e La leggenda del Re Lupo.

Oggi vi parleremo di questi due lavori meno conosciuti per celebrare ulteriormente l’arte del sensei Kentaro Miura.

 

Miura e Buronson: nasce il Re Lupo

Era la fine del 1988, Hokuto no Ken era finito da poco tempo e dopo soli cinque anni dall’inizio delle sue avventure, Kenshiro era riuscito a far breccia nei cuori di tutti. In quel periodo però arrivò all’attenzione di tutti il prototipo di quello che diventerà Berserk (conosciuto come Berserk: The Prototype), ideato ed illustrato da quel Kentaro Miura ancora studente del college che da lì a poco sarebbe diventato una giovane promessa del manga.

Se Berserk, già dal suo primo prototipo, fu preannunciato come opera rivoluzionaria per il suo genere, all’occhio dei più attenti non passò inosservato il talento del giovane Miura: dopo pochissimo tempo fu ingaggiato per un progetto all’epoca non ancora definito, ma che poco dopo avrebbe assunto il nome di Re Lupo.

 

Re Lupo
Ecco il Re Lupo. Non vi ricorda nessuno?

 

Il Re Lupo è un manga autoconclusivo scritto e illustrato da Buronson e Miura, iniziato e concluso nel 1989 e uscito sulla rivista Animal House, pubblicata dalla casa editrice Hakusensha (che fu prima un’appendice della Shueisha, ma si separò qualche tempo dopo). Il suo sequel, sempre autoconclusivo, conosciuto come La leggenda del Re Lupo, vide la luce il 25 dicembre del 1989 e terminò il 25 aprile del 1990.

Per anni non si è parlato molto di questo manga perché oscurato dalle due più grandi opere dei rispettivi creatori (che come già detto sono Hokuto no Ken e Berserk), ma per fortuna è riuscito col tempo a uscire dalla sua nicchia di estimatori ed è arrivato anche da noi in Italia, grazie a Panini nel 2002.

Se non sapete di che stiamo parlando quando citiamo questi due capolavori vi invitiamo a recuperare Hokuto no Ken qui e Berserk qua.

 

Il Re Lupo: Parliamo del manga

Il Re Lupo è un fantasy storico, che tenta come può di raccontare la storia della battaglia tra l’impero cinese e l’impero mongolo. L’avventura ha però inizio ai giorni nostri, con la scomparsa del protagonista Iba, uno storico giapponese ed esperto di kendō, sparito misteriosamente durante uno dei suoi viaggi di lavoro sulla Via della Seta; per chi non lo sapesse la Via della Seta è l’itinerario di 8000 chilometri utilizzato dall’impero romano e dall’impero cinese per fare commercio.

Una volta che non si hanno più notizie dello storico, tutti lo danno per morto e sospendono le sue ricerche. Tutti ad esclusione di Kyoko, la sua fidanzata. La ragazza, intenzionata a ritrovare il suo amore perduto, intraprende lo stesso viaggio dell’amato e durante la ricerca ritrova nel deserto un pendente che lo stesso Iba le aveva regalato: all’apparenza questo oggetto mostra strani segni del tempo, come se fosse stato abbandonato da molto e, neanche il tempo di provare a ipotizzarne il perché, la giovane Kyoko viene avvolta da una strana nebbia nera (tipo quella di Lost) e catapultata indietro di 800 anni nel tempo.

 

Re Lupo

 

 

Da questo momento in poi Kyoko non la se la passerà troppo bene. Prima cercheranno di violentarla, poi la getteranno in un’arena in cui degli schiavi devono combattere tra loro fino alla morte, per la gioia degli spettatori liberi (probabilmente ispirati dalle quotidiane attività del Colosseo romano).

Per fortuna, perché non sempre le cose vanno male, Kyoko incontra finalmente Iba: il campione di kendō è impegnato a combattere per la sua vita nell’arena, dimostrando la sua forza e il suo valore scontro dopo scontro, senza mai uccidere i nemici sconfitti. È a questo punto che comincia il percorso di Iba e Kyoko verso la libertà.

 

 

Il Re Lupo                  Tavola Re Lupo

 

 

L’opera mostra il classico stile di Miura, ricco di dettagli e pieno di espressività. Anche se il livello delle tavole non è paragonabile a quelle di Berserk, sono comunque uno spettacolo per gli occhi e lo standard di disegno rimane molto alto. Basta guardare le immagini condivise in questo stesso articolo per farvi un’idea di quanto detto.

 

Perché vale la pena leggerlo

Di solito, quando si parla di opere sconosciute o semi-sconosciute di grandi autori, si consiglia il manga solo ai fan degli stessi. Io onestamente mi sento di consigliare questo manga a tutti.

Il perché è semplice: al di là della storia molto controversa, che vede l’entrata in scena di Gengis Khan e dell’impero mongolo durante l’invasione della Cina (stravolgendo alcuni fatti storici con dettagli molto più romanzati) troviamo davvero pochi collegamenti con Hokuto no Ken e Berserk in questa storia.

 

Gengis Khan

 

Per molti questo è un difetto, invece io trovo rassicurante constatare che due grandi autori, uno già affermato e uno agli inizi, siano riusciti a distaccare questa storia dai loro capolavori. Ciò dimostra una maturità artistica nettamente superiore a quella di chi propone sempre la stessa minestra, ma con spezie diverse. Come ha fatto Hideaki Anno con Gunbuster, Evangelion e Shin Godzilla.

Consiglio la lettura a tutti, anche se è difficile recuperarlo in questi giorni visto che, al momento della stesura di questo articolo, risulta terminato anche su siti di shopping online come Amazon.

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