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La spirale di Alan Wake: guida al Remedy Connected Universe

Si torna a parlare di saghe, e lo facciamo con un’opera molto particolare. Il cosiddetto Remedy Connected Universe è l’universo narrativo composto dai videogiochi della software house Remedy Entertainment, ovvero gli autori di un caposaldo come Max Payne, ma anche di Alan Wake e Quantum Break.

 

Remedy games
Max Payne, Control e Alan Wake.

 

 

Se avete letto le puntate precedenti di questa rubrica saprete già come funziona, ma in breve lo scopo è quello di riordinare la cronologia interna di universi di finzione particolarmente intricati. Ricostruire quindi una timeline plausibile laddove non subito evidente, e dissipare dubbi su quali opere siano effettivamente parte del canone.

Perché oggi parliamo del “Remedyverse”? Il franchise ormai abbraccia diversi sottogeneri e diversi media, ma tra i prodotti canonici al 100% e gli altri c’è un confine abbastanza sottile che per molti non è chiarissimo; inoltre la conferma che questo fosse a tutti gli effetti un universo interconnesso è arrivata solamente qualche anno fa. Partendo dai giochi che ne fanno parte, possiamo addentrarci a fondo per scoprire una mitologia decisamente stimolante, da esplorare attraverso varie opere.

Se non aveste ancora messo piede nel bizzarro mondo sviluppato da questi finlandesi pazzerelli, credetemi se dico che vale la pena provare. E proprio perché questa guida è pensata per essere accessibile a prescindere da quali titoli conosciate o abbiate giocato, le informazioni e i dettagli che seguono non contengono spoiler. Buona lettura!

 

Le fondamenta

La premessa narrativa di questo universo sostanzialmente è incentrata su eventi ed entità paranormali. Ogni videogame che ne fa parte ha una sua identità e segue, in parte, gli stilemi di un determinato genere o sottogenere, ma il minimo comune denominatore sono questi eventi peculiari e inspiegabili che avvengono nel nostro mondo (la cui origine però è ignota). I protagonisti delle singole storie sono testimoni diretti o indiretti di tali avvenimenti, e il loro incontro con alcune entità “estranee” li rende figure chiave nella maxi-trama principale della saga.

 

Jesse Faden e Alan Wake, personaggi chiave del Remedyverse.

 

Per quanto i vari giochi creati da Remedy abbiano avuto fin dai primordi dei rimandi tra di loro, l’universo condiviso ruota attorno a due titoli per ora, Alan Wake e Control. Il collegamento è stato stabilito proprio in Control, con elementi di trama che richiamano gli eventi del primo Alan Wake. I fan storici hanno notato indizi di un mosaico più grande che includerebbe anche Quantum Break e lo stesso Max Payne, ma Remedy non detiene i diritti di questi ultimi, motivo per cui ufficialmente non sono considerati parte di questo universo.

Il primo ordine di fruizione del Remedyverse che propongo quindi è il più semplice e lineare. La timeline essenziale per chi vuole solamente giocare i titoli principali e seguire la trama di base è la seguente:

  1. Alan Wake
  2. Alan Wake’s American Nightmare
  3. Control
  4. Alan Wake II

 

 

Alan Wake (2010)

 

 

Alan Wake è il punto di inizio di tutto, un action-adventure in terza persona con elementi di ambientazione horror. Il personaggio che dà il nome al gioco è un celebre scrittore che si ritrova suo malgrado ad affrontare forze malefiche provenienti da un misterioso “Luogo Oscuro”, situato nella piccola comunità di Bright Falls dove Alan e sua moglie Alice si trovano in vacanza. Il gioco è diventato negli anni un cult, e oggi rappresenta il tassello principale del Remedyverse, poiché collegato in linea diretta a tutti i titoli usciti successivamente.

In Alan Wake la tematica preponderante è la fusione tra realtà e finzione: il protagonista è un autore di romanzi, e assieme a lui il gioco ci pone di fronte a situazioni inspiegabili e figure misteriose che sono state “scritte nella realtà” (da lui? Da qualcun altro?); uno stratagemma usato brillantemente come elemento di trama e di interattività. La storia miscela influenze letterarie e suggestioni provenienti dalla serialità televisiva, guardando al thriller e al sovrannaturale (i patiti di Stephen King e David Lynch troveranno pane per i loro denti), e si innesta sul gameplay alternando parti di esplorazione ad adrenaliniche lotte di sopravvivenza.

La versione classica del gioco, uscita su Xbox 360 e PC, è reperibile prevalentemente in versione digitale, ma consiglio di optare direttamente per la versione Remastered (soprattutto le edizioni Playstation 5 e Xbox Series X), che ripropone il gioco con grafica e prestazioni di gran lunga superiori mantenendo comunque intatta l’ossatura dell’originale e la visione degli autori.

 

 

Alan Wake’s American Nightmare (2012)

 

 

Alan Wake’s American Nightmare, pubblicato un paio d’anni dopo, è a metà tra un’espansione e un sequel. Questo perché la durata è più contenuta e le dinamiche di gioco sono semplificate, avvicinandosi quasi a un classico shooter rispetto al titolo precedente. Sul fronte narrativo però si tratta in tutto e per tutto di un episodio essenziale, che fa da ponte tra il primo Alan Wake e il seguito “completo” (che sarebbe arrivato solo una decina d’anni dopo); difatti quello che posso dire sulla trama senza anticipare nulla è che ritroverete Alan nella situazione in cui lo aveva lasciato il finale del gioco originale.

Anche American Nightmare è uscito solo per PC e Xbox 360. Non facilissimo da trovare in copia fisica, lo si può acquistare in versione digitale a prezzo irrisorio sugli store Xbox, Steam ed Epic.

 

Control (2019)

 

 

Con il titolo in questione si entra nel vivo del Remedyverse. In Control facciamo la conoscenza di Jesse Faden, una donna che ha sviluppato speciali facoltà telecinetiche quando da piccola è entrata in contatto con un’entità paranormale. Il gioco inizia con Jesse nel quartier generale del Federal Bureau of Control (FBC) – agenzia governativa che si indaga su “Eventi del Mondo Alterato” e su “Oggetti del potere” – perché convinta che vi tengano rinchiuso suo fratello Dylan, scomparso da anni. Poco dopo il suo ingresso, la protagonista percepisce che il luogo è sotto attacco da parte di “qualcosa”.

Il confronto realtà/finzione riaffiora in Control, anche se in maniera trasversale. Jesse si ritrova in un ambiente ostile che non risponde più alle regole del nostro mondo, il giocatore quindi è portato a interrogarsi su cosa stia effettivamente accadendo di fronte ai suoi occhi e soprattutto su chi si possa considerare un narratore affidabile. Control però introduce in questo universo una più marcata componente fantascientifica; ciò che in Alan Wake si può ascrivere al fantastico (dimensioni ed entità misteriose) qui diviene oggetto di studio scientifico e viene esplorato sotto una lente più razionale.

Sparsi nei livelli del gioco si trovano documenti su indagini svolte anni prima proprio a Bright Falls. Il limite di questa timeline essenziale è che il crossover vero e proprio con Alan Wake avviene in una delle due espansioni di Control, e non nella campagna di base. Per questo motivo 1) la versione consigliata è Control: Ultimate Edition, che oltre a includere entrambe le espansioni è anche disponibile per Playstation 5 e Xbox Series X (con potenziamenti che rendono giustizia al meraviglioso comparto tecnico) e 2) la timeline che illustrerò dopo risulterà più appagante per chi desidera maggiori retroscena sulla storyline principale.

 

Alan Wake II (2023)

 

 

Arriviamo quindi ad Alan Wake II, ultima fatica di Remedy e per certi versi punta di diamante della loro intera produzione. Lo scenario è ancora una volta la misteriosa (e sfortunata!) contea di Bright Falls, che dopo gli eventi del primo gioco ha visto covare al suo interno nuove e più insidiose minacce provenienti dal Luogo Oscuro. La partita può essere giocata tramite due personaggi con percorsi separati, Alan Wake e Saga Anderson, una perspicace agente FBI sulle tracce dello scrittore scomparso; dopo i primi capitoli si potrà passare in qualunque momento da una storyline all’altra, e far avanzare la storia in parallelo da entrambi i punti di vista.

Come anticipato in Control, il FBC teneva d’occhio la cittadina dello stato di Washington da tempo, e in Alan Wake II la presenza dell’agenzia diventa parte integrante della trama. L’evento catalizzatore dell’indagine porta le strade di Alan, del Bureau e di Saga a incrociarsi direttamente, in una storia ancora più fosca e tenebrosa delle precedenti; l’ambiziosa opera del team finlandese infatti si è rivelata uno dei più intensi survival horror degli ultimi anni.

Gli sviluppatori hanno rimarcato in diverse occasioni, durante la promozione del gioco, la vena torbida e orrorifica che avrebbe contraddistinto questo sequel (che come vedremo in seguito non era affatto estranea al DNA del franchise). Durante la sua lunghissima gestazione Alan Wake II ha cambiato forma più volte, e nella versione finale le parti esplorative e investigative sono diventate il fulcro principale: arricchite di nuove meccaniche appositamente dedicate a questi aspetti, le sequenze lungo cui si articolano i due percorsi della campagna principale spingono il giocatore a trovare il bandolo della matassa di una trama molto contorta.

 

 

Saga Anderson, la co-protagonista del gioco

 

In più, grazie all’esperienza maturata coi titoli precedenti, il creative director Sam Lake e i suoi collaboratori ormai padroneggiano con maestria la narrazione interattiva, che nel gioco è veicolata attraverso un caleidoscopio di forme e media: sequenze di gioco, cutscene, intermezzi in live-action, narrativa ambientale, musiche. Un vero e proprio gioiello di design e regia, che rielabora e sfrutta influenze variegate (non solo King e Twin Peaks, ma anche Lovecraft e John Carpenter) non come mezzi sostitutivi dell’interazione, ma come strumenti complementari e integrativi dello storytelling videoludico.

Alan Wake II è disponibile per le piattaforme principali solo in versione digitale, ma dopo numerose richieste dei fan è stata finalmente annunciata un’edizione fisica, che arriverà sugli scaffali il prossimo Ottobre. Questa edizione deluxe per Xbox Series X e Playstation 5 include anche i due DLC del gioco e la versione digitale di Alan Wake Remastered. Pertanto il mio consiglio è di pazientare qualche mese per avere su disco l’esperienza completa.

 

Ordine completo

A differenza di molte software house, Remedy non usa le espansioni per ampliare i giochi con semplici livelli extra. Gli episodi contenuti nei DLC post-lancio sono sempre parti narrative direttamente collegate alla storia principale; in linea di massima è possibile terminare il solo gioco di base senza perdersi niente di fondamentale, ma nel corso degli anni queste espansioni sono divenute sempre più importanti e non giocarle significherebbe perdere pezzi significativi del quadro generale.

 

  1. Alan Wake Episodi 1-6
  2. Alan Wake Episodio 7: Il segnale (DLC 1)
  3. Alan Wake Episodio 8: Lo scrittore (DLC 2)
  4. Alan Wake’s American Nightmare
  5. Control
  6. Control: Le fondamenta (DLC)
  7. Control: AWE (DLC)
  8. Alan Wake II
  9. Alan Wake II: Night Springs (DLC)
  10. Alan Wake II: La Lake House (DLC)

 

Per quanto riguarda il primo Alan Wake i due livelli aggiuntivi (Il segnale, Lo scrittore) fungono da epilogo, tant’è che seguono la numerazione dei livelli principali (suddivisi negli Episodi 1-6). Non stravolgono il finale né aggiungono colpi di scena, ma forniscono informazioni ulteriori e contesto sugli eventi accaduti.

Per Alan Wake II le espansioni sono direttamente integrate nella partita principale, e si sbloccano in punti precisi della storia (il gioco consente comunque di giocarli separatamente a fine campagna). Night Springs consiste di 3 episodi distinti in cui alcuni personaggi dell’universo Remedy intraprendono un’avventura peculiare basata su trame fittizie scritte da Alan Wake per una popolare serie tv; La Lake House segue invece l’agente FBC Kiran Estevez – che incontrerete anche nel gioco principale – durante l’esplorazione di una base dell’agenzia a Bright Falls con cui si sono persi tutti i contatti.

In Control come accennavo prima i DLC aprono le porte dell’universo condiviso, unendo le vicende di Jesse Faden al mondo di Alan Wake: la seconda espansione è legata a doppio filo con il gioco del 2010; il suo titolo, AWE, si riferisce ai già citati Eventi del Mondo Alterato (Altered World Event), ma non è fuori luogo pensare anche a un più esplicativo “Alan Wake Expansion”.

 

 

Cronologia integrale

L’ultimo ordine suggerito è per i fan hardcore. Per coloro che non si sentono sazi giocando solo i titoli elencati finora, ma vogliono affondare i denti nella lore e assaporare ogni racconto o stralcio di informazione di questo multiverso, con qualsiasi mezzo disponibile. Non è un compito facile, anche per la difficoltà di reperire tutto, ma se volete l’esperienza completa dell’epopea paranormale di Remedy, in attesa di Control 2 (e Alan Wake III, si spera) questo è quanto:

 

  1. Bright Falls (webserie)
  2. Alan Wake Episodi 1-4
  3. Psycho Thriller: An Alan Wake story (fumetto)
  4. Alan Wake Episodi 5-6 / Night Springs (fumetto)
  5. The Alan Wake Files (libro)
  6. Alan Wake Episodi 7-8 (DLC 1-2)
  7. Alan Wake’s American Nightmare
  8. Control
  9. Control: Le Fondamenta (DLC)
  10. Control: AWE (DLC)
  11. Alan Wake II / Night Springs (DLC) / La Lake House (DLC)
  12. Alan Wake II: La bozza finale (Nuova partita+)

 

Per quanto riguarda la timeline interna, possiamo stabilire le date con un certo grado di approssimazione. La mitologia del Remedyverse copre in totale circa 160 anni, considerando flashback e resoconti risalenti al 1800 sulla storia passata di alcuni luoghi e personaggi. Gli eventi del primo Alan Wake e dei suoi tie-in si svolgono tra fine Agosto e metà Settembre del 2010, mentre American Nightmare si colloca circa 2 anni dopo; la storia principale di Control ha inizio a Ottobre 2019, con le due espansioni aventi luogo poco tempo dopo, nel 2020. Infine Alan Wake II si svolge esattamente 13 anni dopo il gioco originale, nell’arco di alcuni giorni di metà Settembre del 2023.

Bright Falls è il primo contenuto in ordine cronologico. Si tratta di una webserie di sei episodi brevi, pubblicata online – sul sito fittizio dell’omonima cittadina e su Xbox Live – un mese prima dell’uscita di Alan Wake. La serie segue il reporter Jake Fisher, giunto a Bright Falls per intervistare il dott. Emil Hartman, lo psicanalista locale; la storia avviene pochi giorni prima dell’arrivo di Wake in città, e l’ultima puntata si interseca con l’avvio del gioco. In quest’opera risaltano molto le atmosfere cupe di cui si parlava qualche paragrafo fa, che sarebbero diventate sempre più preponderanti nel prosieguo del franchise.

 

 

Psycho Thriller e Night Springs sono due fumetti abbinati alle copie digitali di Alan Wake. Gli eventi si svolgono in contemporanea con le vicende del gioco e seguono due personaggi, il già menzionato dott. Hartman e Frank Breaker: il primo oltre che nella serie appare anche durante la partita – è lui che convince Alice Wake a portare il marito Alan a Bright Falls, per farlo visitare – mentre il secondo è l’ex-sceriffo della zona, citato nel gioco dalla figlia Sarah (che gli è succeduta nell’incarico e cerca di aiutare Wake).

The Alan Wake Files è un libro allegato alla collector’s edition originale del primo gioco. Si tratta di un report fittizio compilato dallo scrittore Clay Steward, in cui sono citati avvenimenti antecedenti e paralleli alla trama del videogame; oltre ad articoli di giornale su Wake e ad estratti dei suoi manoscritti, Steward riporta nel libro anche le indagini e le note dell’agente di polizia Robert Nightingale (personaggio importante nella storia), redatte durante gli incidenti di Bright Falls. Nonostante alcuni fatti precedano il gioco, è consigliabile leggere il libro una volta terminata la partita.

L’ultima aggiunta è Alan Wake II: La bozza finale. Si tratta a conti fatti della Nuova Partita+ del gioco, modalità che solitamente consente al giocatore di ripetere la campagna di base con tutti i potenziamenti già sbloccati, ma avrete intuito che Sam Lake è un autore che sfrutta qualsiasi occasione per cambiare le carte in tavola: avviando questa modalità la partita non sarà esattamente come la prima volta. Alcuni elementi, spesso subliminali e non in bella vista, daranno un nuovo “twist”. Perché come imparerete nei panni di Alan, questa storia “non è un loop, è una spirale…“.

 

 

Contenuti bonus

Ancora?! Eh sì, se qualcuno volesse ingannare l’attesa che ci separa dai prossimi giochi Remedy, potrebbe fare ricerche in altri anfratti. In un universo che gioca spesso e in maniera creativa con varie realtà e con la metanarrazione vale la pena citare alcuni gustosi extra. Inoltre prima di concludere possiamo passare in rassegna qualche titolo fuori dalla continuity ufficiale che presenta curiosi collegamenti.

Potreste ad esempio dare un’occhiata al marketing virale dei vari giochi. Esiste il sito ufficiale della band Old Gods of Asgard, il fantomatico e spassoso gruppo rock presente nei giochi di Alan Wake; a impersonarli sono dei veri musicisti, i finlandesi Poets of the Fall, che hanno anche realizzato parte delle soundtrack di questi videogame. Uno dei brani di Alan Wake è accompagnato da un videoclip in cui compare proprio lo scrittore in persona:

 

 

Sempre su YouTube potete guardare un paio di particolari trailer di Alan Wake’s American Nightmare, monopolizzati da un personaggio fondamentale di tutta la saga (da guardare se siete in pari almeno col primo gioco).

Nei meandri della rete c’è poi un insospettabile blog, “This house of dreams“, creato e gestito da una donna di nome Samantha Wells. Nei post, risalenti al 2012, l’autrice scrive di aver traslocato da poco in una vecchia casa che ha acquistato e di aver rinvenuto una scatola di scarpe con dentro bizzarre poesie e vecchie fotografie; la prima notte nella casa le ha causato incubi collegati a quegli oggetti e pian piano ha cominciato a notare altre cose strane. Lascio a voi il piacere di esplorare queste note e stabilire se hanno a che fare con gli intrighi di cui abbiamo parlato finora.

Sebbene Sam Lake abbia dichiarato che non fanno parte del Remedyverse, i giochi precedenti ad Alan Wake lasciano qualche sospetto sulla questione. In Death Rally (racing game sviluppato dai finlandesi al loro esordio nel 1996) uno dei piloti si fa chiamare “True Tom Rhymer” e manda messaggi criptici al giocatore. Si potrebbe pensare a un riferimento all’autore scozzese Thomas de Ercildoun, realmente esistito e conosciuto proprio come “Thomas the Rhymer” o “True Thomas”, ma nella storia di Alan Wake farete la conoscenza di un artista e poeta di nome Thomas Zane

Passando a Max Payne i collegamenti in-game sono pure abbastanza labili, ma c’è un trait d’union decisamente folle: 1) Alex Casey è il poliziotto protagonista dei best-seller scritti da Alan Wake e l’aspetto e la personalità si rifanno non troppo velatamente a Max; 2) Sam Lake ha prestato le sue sembianze a entrambi i personaggi, e in Alan Wake recita anche sequenze live-action nei panni dell’attore che interpreterà Casey in un adattamento cinematografico; 3) dulcis in fundo, in Alan Wake II un ruolo importante lo ricopre il collega di Saga Anderson, che di nome fa Alex Casey, ed è ovviamente preso in giro per via del suo omonimo letterario/cinematografico! Provate a indovinare chi gli dà il volto.

Se pensate che non si possa essere più meta di così, uno spot di Quantum Break mostra Alan Wake e Max Payne in carne e ossa (i loro interpreti storici, Ilkka Villi e l’onnipresente mister Lake) che provano il gioco. Se dicessi che Alan ha scritto se stesso in questa realtà rendendo questo evento canonico, potreste darmi torto?

 

 

Se siete arrivati fin qui e non vi è ancora esploso il cervello, sappiate che una volta immersi appieno in queste storie ne vedrete veramente delle belle. C’è altro che potrei raccontarvi, altri pezzetti del puzzle che si potrebbero incastrare, ma già così credo ci sia parecchio con cui sbizzarrirsi. Buon divertimento!

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