La coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill ha rappresentato una pagina importante della storia del cinema italiano. La definitiva consacrazione del duo arrivò nel 1970 con Lo chiamavano Trinità…, ottenendo uno straordinario successo. I due attori girarono assieme ben 16 pellicole, diventando stelle di fama internazionale.
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ToggleAltrimenti? …Altrimenti li copiamo!
Il grande successo riscosso da Spencer e Hill ha spinto molti a imitare il loro stile fatto di scazzottate e risate, ma c’è chi è andato oltre. Nel 1974 irrompe sugli schermi italiani una commedia western dal titolo Carambola, diretta dal regista Ferdinando Baldi. Fin qui tutto normale, se non fosse che i protagonisti Michael Coby e Paul L. Smith sono le copie esatte di Bud Spencer e Terence Hill, sia fisicamente che caratterialmente!
In totale la coppia, conosciuta come Simone e Matteo, ha lavorato a 5 film tra il 1974 e il 1976:
- Carambola (1974)
- Carambola, filotto… tutti in buca (1975)
- Simone e Matteo – Un gioco da ragazzi (1975)
- Noi non siamo angeli (1975)
- Il vangelo secondo Simone e Matteo (1976)
Cosa ancora più incredibile è il fatto che Bud Spencer e Terence Hill nel biennio 1975-1976 non hanno girato nessun film insieme, dedicandosi alla loro carriera solista. Grazie a questa fortunata combinazione è risultato più facile confondere il pubblico.
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Michael Coby e Paul L. Smith
L’attore americano Paul L. Smith interpreta il ruolo di Bud Spencer e la somiglianza tra i due è veramente notevole, creando un effetto straniante nello spettatore. Al di là della dubbia operazione cui si è prestato, Smith ha avuto una carriera degna di nota, recitando in alcuni film importanti tra cui Popeye – Braccio di ferro di Robert Altman (nel ruolo di Bluto), e il capolavoro Fuga di mezzanotte di Alan Parker, nel quale interpretò il capo delle guardie Hamidou.
Michael Coby, nome d’arte dell’italianissimo Antonio Cantafora, interpretava il Terence Hill della situazione. L’attore è un caratterista con una lunga carriera alle spalle tra cinema e televisione, durante la quale ha collaborato con registi del calibro di Federico Fellini e Mario Bava.
Questione di voce
Per aumentare la somiglianza con la coppia originale, i produttori pensarono bene di usare le loro voci italiane ufficiali. Come tutti (o quasi) sanno, Spencer e Hill erano doppiati da due grandi voci della scuola italiana, ovvero Glauco Onorato (Bud) e Pino Locchi (Terence).
Musica!
Una caratteristica inconfondibile di Bud Spencer e Terence Hill risiede nelle musiche allegre e orecchiabili composte dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis, ovvero i mitici Oliver Onions. Impossibile non citare “Dune Buggy”, celebre brano del film …Altrimenti ci arrabbiamo!. Tra i film “clone” hanno composto la colonna sonora di “Simone e Matteo un gioco da ragazzi” e “Il Vangelo secondo Simone e Matteo”, sotto il nome di Juniper.
I due fratelli hanno realizzato svariate musiche sia per il cinema che per la televisione. Per il piccolo schermo ad esempio hanno composto la famosa sigla Galaxy, della serie animata Galaxy Express.
Trinità?
Per rendere i loro film più appetibili all’estero, la produzione li spacciava come seguiti di Trinità, come ad esempio successe in Francia con il film Noi non siamo angeli (rinominato “Trinita, nous voilà!”). Si narra che durante una proiezione in Germania di una di queste pellicole, il pubblico si accorse della presa in giro e cominciò a sfasciare tutto!
L’esperimento stancò presto il pubblico, in quanto regia e sceneggiatura risultavano decisamente inferiori rispetto agli originali. Coby e Smith pur impegnandosi non possedevano quell’alchimia che rendeva Spencer e Hill unici. Sebbene si trattasse di un’operazione commerciale alquanto discutibile, era anche la dimostrazione tangibile della grande vitalità del cinema italiano di allora: un’industria in grado di produrre oltre 300 film l’anno, che spaziavano tra i generi più disparati, horror, thriller, western e tanto altro.
Le cose oggi sono drasticamente cambiate e guardiamo a quell’epoca con nostalgia, ma anche con la speranza di tornare un giorno a essere di nuovo grandi.