Molto spesso capita di guardare film o serie TV che hanno molte similitudini tra di loro, in cui personaggi, ambientazione e dinamiche sono il più delle volte non molto diverse da prodotti temporalmente messi in onda poco tempo prima. Ma rare volte è capitato che una serie TV e un videogioco (quindi media completamente diversi) avessero così tante somiglianze da poter essere messi a paragone: potremmo dire che sia il caso di Life is Strange e The O.C.
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ToggleLife is Strange e The O.C.: i problemi dell’adolescenza
Life is Strange, sviluppato nel 2015 da Dontnod Entertainment e pubblicato da Square Enix su varie piattaforme, narra la storia di Max Caulfield, adolescente appassionata di fotografia che frequenta la prestigiosa Accademia Blackwell nella cittadina di Arcadia Bay. Qui ritrova Chloe Price, sua vecchia amica d’infanzia che scopre non essere più la dolce ragazzina di un tempo.
In seguito a delle visioni che vedono Arcadia Bay distrutta da un tremendo uragano, Max scopre di avere il potere di riavvolgere il tempo e lo userà per salvare tutti i suoi abitanti da morte certa. Allo stesso tempo, le due amiche uniranno le proprie forze per cercare Rachel Amber, ragazza scomparsa e migliore amica di Chloe, di cui si sono perse le tracce.
Apprezzata per la caratterizzazione dei suoi personaggi e da una storia colma di eventi profondamente emotivi, Life is Strange è annoverata tra i maggiori successi commerciali di Square Enix, dando vita a dlc, sequel e merchandising di ogni genere.
The O.C. è una delle serie TV più famose e apprezzate di sempre. Creata da Josh Schwartz, è andata in onda per la prima volta negli USA dal 2003 al 2007 ed è composta da quattro stagioni. La trama ruota intorno a Ryan Atwood, ragazzo problematico e dal temperamento aggressivo, cresciuto in una famiglia disfunzionale con problemi di alcolismo. Trova supporto nell’avvocato Sandy Cohen che lo ospiterà a casa sua nella ricca cittadina di Orange County, diventando molto amico di Seth, figlio di Sandy, e di Marissa Cooper, la vicina di casa dei Cohen, anch’essa ragazza complessa e con problemi familiari.
In Italia la serie è andata in onda su Italia 1 dal 2004 al 2007 ed è stata un fenomeno culturale senza precedenti, ancora oggi tra le più amate dal pubblico.
Come si può evincere dalle sinossi, entrambi i prodotti parlano dei problemi legati all’adolescenza, ma buttando anche un occhio verso le difficoltà del mondo degli adulti come l’abuso di sostanze, le violenze e il bullismo, la lotta di classe, il trovare il proprio posto nella società. Pur rifacendosi spesso a stereotipi del genere, sia Life is Strange che The O.C. sono in grado di tenere alta l’attenzione dello spettatore/videogiocatore grazie alla maturità con cui vengono affrontate le tematiche più dure e incisive.
La crescita emotiva dei personaggi è il vero punto di forza di entrambi: ognuno dei protagonisti si troverà ad affrontare le proprie ansie e paure, spesso legate a rapporti familiari difficili e superando gli ostacoli grazie alla loro grande amicizia.
Oltre a ciò, le similitudini tra i due prodotti vanno oltre le semplici tematiche comuni ed evidenziano come alcune scelte degli sviluppatori siano state probabilmente ispirate dall’opera di Schwartz, citandone addirittura alcune situazioni e dinamiche.
Detto ciò, esaminiamo più nel dettaglio le incredibili somiglianze tra Life is Strange e The O.C.!
Seth e Max
Alcune delle similitudini più evidenti tra Life is Strange e The O.C. sono sicuramente quella legata ai personaggi: Seth Cohen, uno dei protagonisti di The O.C. e Max Caulfield, protagonista di Life is Strange presentano le prime e forse più marcate somiglianze.
Seth è un ragazzo introverso e ansioso, ma anche un buon amico su cui si può sempre contare. Nerd incallito, ha una grandissima passione per il cinema e i videogiochi. Sarà il primo vero amico di Ryan che, grazie alla sua amicizia, riuscirà a diventare una persona più equilibrata. Eternamente innamorato della spinosa Summer Roberts, la ragazza più carina della scuola, Seth riuscirà ad aprirsi e a crescere emotivamente, uscendo finalmente dal suo guscio.
Max è anch’essa una ragazza timida, ma molto creativa. Il suo talento per la fotografia le ha permesso di frequentare l’Accademia Blackwell che, nonostante il suo prestigio, non è nuova a episodi di bullismo e classismo perpetrati dagli stessi studenti. Con la visione del terribile uragano che avrebbe distrutto Arcadia Bay, Max decide di usare i suoi poteri per impedire quella tragedia, ma non sarà sempre facile e si troverà spesso a prendere decisioni difficili e dai riscontri imprevedibili.
Ciò che caratterizza maggiormente Seth e Max è la creatività e l’amore per la pop culture: appassionati di cinema e supereroi, per loro ogni occasione è buona per immaginare il mondo come parte di un universo a fumetti tutto da scoprire.
Marissa e Chloe
Marissa è sicuramente uno dei personaggi di The O.C. più apprezzati e odiati allo stesso tempo. Interpretata da Mischa Burton, la tipica “ragazza della porta accanto” con un carattere dolce e fragile, a tratti profondamente malinconico, con il passare delle stagioni subirà diversi traumi responsabili di molti dei problemi che la porteranno all’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. In particolare, è nella terza stagione della serie che Marissa darà il peggio di sé, tra amicizie sbagliate e giochi pericolosi che sfoceranno nei tragici eventi che la riguardano.
Impossibile non notare somiglianze con Chloe: come Marissa, anche Chloe era una ragazzina dolce ed esuberante, trasformata da traumi infantili da cui non si è mai ripresa. Per questo motivo, la sua personalità è esplosa in un tripudio di ribellione e trasgressione, facendosi espellere persino da scuola e agendo con aggressività e irriverenza. A differenza di Marissa, Chloe non si lascia trasportare dagli eventi senza fare nulla, ma cerca sempre la rivalsa, dimostrando una grande forza di volontà.
Non tanto le somiglianze fisiche, quanto più quelle caratteriali accomunano Marissa e Chloe: i rapporti conflittuali con i genitori, gli abusi psicologici e la voglia di ribellione le rendono entrambe sfaccettate e profonde, derivate anche dalla condivisione del tragico destino, motivo di tanta empatia e apprezzamento da parte del pubblico.
Alex e Rachel
Alex Kelly, interpretata da Olivia Wilde è una ragazza punk, legata all’alcol e al rock & roll, che inizia una breve storia con Seth nella seconda stagione della serie, per poi sfociare in semplice amicizia. In realtà, i suoi sentimenti finiranno per essere rivolti proprio a Marissa, iniziando anche in questo caso una breve, ma intensa storia d’amore.
Rachel Amber è una ragazza impavida e avventurosa, che desidera ardentemente lasciare Arcadia Bay per andare a New York e realizzare in suo sogno di diventare attrice. Ma ad un certo punto Rachel scompare e tocca a Chloe, devastata per la sua perdita, ritrovarla.
Se nel titolo “madre” la presenza di Rachel è più marginale, nel dlc uscito nel 2017 dal titolo Life is Strange: Before the Storm e dedicato interamente agli eventi precedenti all’arrivo di Max, ne scopriamo tutte le sfaccettature, dal rapporto simbiotico che lega le due ragazze (che sembra andare oltre la semplice amicizia) all’epilogo che la coinvolge, lasciando il giocatore con il fiato sospeso fino alla fine.
In questo caso, tra i due personaggi è più esplicita una certa somiglianza estetica, lasciando ben pochi dubbi sul fatto che probabilmente gli sviluppatori di Life is Strange abbiano voluto omaggiare Alex: oltre all’aspetto estetico, infatti, anche le somiglianze tra le storie parallele di Alex e Marissa e Rachel e Chloe sono piuttosto evidenti, con svolgimento e crescita dei rapporti incredibilmente simili, nonostante la diversa conclusione.
To all of you
La musica è parte integrante della narrazione di The O.C. sapientemente utilizzata nei momenti più importanti e incisivi: basti pensare al brano Hide and seek di Imogen Heap o all’iconica sigla d’apertura California dei Phantom Planet. Life is Strange non è da meno e uno dei punti forti del videogioco è proprio la colonna sonora, capace di toccare le corde emotive del giocatore.
Ma qui le similitudini si fanno ancora più dirette, scoprendo come alcuni brani presenti in The O.C. siano stati inseriti in Life is Strange, convincendo ancora di più i fan che gli sviluppatori videoludici apprezzassero particolarmente la serie. Vediamo alcuni esempi.
Il brano Crosses di Josè Gonzales fa da accompagnamento agli eventi che portano a una tragica scomparsa nell’episodio finale della seconda stagione dal titolo Il caro estinto (titolo originale The Dearly Beloved). In Life is Strange, la canzone è invece splendidamente inserita all’interno dell’Episodio 2, incorniciando un momento molto immersivo. I sentimenti dei personaggi, tra tristezza e depressione, sono espressi in maniera vigorosa dal brano, che si dimostra perfetto in entrambi i contesti.
Ma non è finita qui: la canzone To all of you di Syd Matters fa da sigla di apertura a Life is Strange stesso, mentre in The O.C. il brano è inserito nell’episodio 23 della terza stagione, L’ultimo ballo (titolo originale The Party Favor), che accompagna timidamente il tanto atteso momento del diploma dei protagonisti. Suggestiva e intima, la canzone è capace di evocare sentimenti quasi nostalgici, quasi a presagire che per alcuni di loro il tempo si sarebbe fermato in quel momento.
La teoria del complotto: Arcadia Bay e Atomic County
Tra le teorie più assurde a cui ho personalmente pensato, ne esiste una molto intrigante: e se Life is Strange fosse in realtà The Atomic County di Seth? Mi spiego meglio.
Ad un certo punto della serie, Seth prende ispirazione dai suoi amici disegnandoli nelle vesti di supereroi che combattono il male nella città di Atomic County, realtà parallela di Orange County.
Seth immagina tutti i suoi amici e familiari con poteri straordinari, riscrivendo il mondo intorno a sé dando dei poteri alle persone più vicine a lui. Allo stesso modo, anche Max “riscrive” il mondo intorno a sé con i suoi poteri di riavvolgimento temporale, oltre che cercare il modo di sventare una tragedia imminente.
Persino i nomi delle due cittadine trasmettono senso di mistero e paranormale, prendendo a mani basse le caratteristiche supereroistiche tipiche dei fumetti americani e lasciando tracce di evidenti legami tra i due titoli.
Come se non bastasse, anche la veste grafica utilizzata in Life is Strange ricorda quella di un fumetto, investendo i suoi protagonisti della responsabilità di salvare il mondo, proprio come dei veri supereroi.
Insomma, non ci sono prove su questo tipo di richiamo, ma questa teoria a modo suo ci regala un ottimo spunto di riflessione e, perché no, ci permette di immaginare una connessione che magari in futuro scopriremo avere davvero un fondamento.
Conclusione
Anche se appartengono a media molto diversi, Life is Strange e The O.C. si piazzano sul podio delle opere per adolescenti più coinvolgenti di sempre, riuscendo a far sognare milioni di fan. Amore, amicizia e dramma: due prodotti caratterizzati da personaggi indimenticabili capaci di affrontare temi sempreverdi in modo semplice ed efficace.
Le loro somiglianze, inoltre, rafforzano l’idea che ancora oggi è possibile creare opere d’intrattenimento capaci di parlare a diverse generazioni, regalando emozioni anche a chi quell’età l’ha passata da un bel po’.
Assolutamente consigliati ai più adulti che vogliono rivivere sensazioni di profonda nostalgia, mentre ai più giovani non resta che immergersi in uno spaccato di vita lontano nel tempo, ma con tematiche sempre attuali.