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Recensione Mortal Kombat Legends – Scorpion’s Revenge

State aspettando il nuovo film di Mortal Kombat? Bene, potete ingannare l’attesa guardando Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge!

Non sapete cos’è? Allora vi consiglio di leggere questa nostra recensione per saperne di più. Attenzione però, sono presenti spoiler.

 

La Warner bros. e i suoi film d’animazione

Warner Bros. ha prodotto grandi film, ma a causa del periodo storico in cui ci troviamo, nel quale i superhero-movie dominano il botteghino, pensando all’azienda statunitense ci vengono in mente alcune pellicole non troppo felici. Basti pensare a Suicide Squad, a Batman V Superman o a Justice League.

 

Mortal Kombat Legends Scorpion's Revenge Recensione
Scorpion che fa “come over here” a Daffy. Già solo questo merita la visione del film

 

Quando si tratta di film d’animazione incentrati sui supereroi invece dimostrano di sapere ancora il fatto loro e, dopo una serie di lungometraggi particolarmente ispirati con protagonisti Batman, Superman e company, hanno deciso di riprovarci con Mortal Kombat, il famoso brand di picchiaduro che da anni spopola in campo videoludico.

Cos’è questo Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge? È un film animato ispirato all’omonima saga di videogiochi creata da Ed Boon e John Tobias, basato sulle arti marziali e pensato per un pubblico adulto.

Il film è stato realizzato dallo studio sudcoreano Mir e prodotto dalla Warner Bros. Animation. Questo è il primo lungometraggio animato da quando la società ha acquisito il franchise da Midway Games nel 2009, e il primo progetto animato di Mortal Kombat dalla serie del 1995 (Mortal Kombat: Defenders of the Realm), che vedeva il co-creatore Ed Boon nelle vesti di consulente creativo.

L’opera ci è piaciuta molto, ma prima di dare il nostro giudizio finale vogliamo parlare dei pro e contro riscontrati.

 

La trama di Scorpion’s Revenge

C’è da precisare che questo lungometraggio è incentrato sul personaggio di Scorpion, alias Hanzo Hasashi, il quale cerca vendetta su chi ha ucciso sua moglie Harumi, suo figlio Satoshi e sterminato il suo clan. Dopo essere stato resuscitato da Quan Chi, e riportato sulla Terra come spirito di vendetta, incontra Johnny Cage, Liu Kang e Sonya Blade, che saranno scelti per partecipare al torneo di Mortal Kombat per il destino del regno della Terra.

Per la sceneggiatura si sono presi qualche licenza poetica che potrebbe far storcere il naso ai fan più accaniti della serie, ma niente di così eclatante da rendere il film meno godibile.

 

 

Partiamo dicendo che il film segue fedelmente le vicende del videogame fino all’arrivo sull’isola di Shang Tsung, l’emissario del dominatore di mondi Shao Khan, nonché “giudice” del torneo Mortal Kombat. Proprio come nella storia originale Goro è l’attuale campione che per nove volte di fila ha trionfato come emissario del Regno Esterno.

Agli inizi troviamo qualche volto noto del brand meno conosciuto, come la vampira Nitara, e nel corso dello svolgimento della competizione assisteremo agli scontri con Kitana, Baraka e Reptile, ben più noti e amati. Ma quando il torneo entra nel vivo ecco che iniziano i primi cambi: a staccare le braccia a Jax non è né Shang Tsung, né lo stregone Ermac, bensì Goro, e nonostante Scorpion fosse un personaggio all’apparenza “negativo” nel primo gioco, qui lo vediamo ricoprire il ruolo dell’antieroe.

 

 

Dopo aver salvato per ben due volte i nostri eroi, sarà sempre lui a sconfiggere Goro e salvare Liu Kang da morte certa, per poi regalare la vittoria al regno della Terra ed uccidere Quan Chi. La sconfitta di Goro per mano di Scorpion è stata l’unica nota che ho trovato fastidiosa, da appassionato della serie, ma tutto sommato si può chiudere un occhio.

 

Pro e contro: Il giudizio finale su Mortal Kombat Legends

Sicuramente Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge è una ventata d’aria fresca che permette al brand di essere conosciuto anche fuori dalle console di gioco, e regala un approfondimento sulla trama e sulle storie dei personaggi. Le animazioni sono spettacolari e i combattimenti sempre nitidi e chiari al punto da riuscire a offrire allo spettatore uno spettacolo degno di nota.

Le scene più cruente, benché davvero violente e sanguinolente, non sono mai dettate dal caso, oppure messe lì solo per regalare violenza gratuita; si strizza spesso l’occhietto a mosse, fatality e brutality del videogame, ma abbiamo davvero apprezzato le sequenze a Raggi X: riescono a farti capire quanto violenta fosse davvero una scena e pur usando questo escamotage come censura lo si è fatto anche allo scopo di citare la stessa meccanica introdotta da Mortal Kombat 9 nel re-start della serie.

Purtroppo (o per fortuna) alcune scene sono state comunque volutamente censurate, tipo la morte di Satoshi, che era appena un bambino.

 

Il Mortal Kombat ha inizio

 

Lo stile adottato per i personaggi ricorda molto i cartoni animati americani degli anni ’90, con omoni muscolosi e donne dal fisico sempre perfetto, ma lo apprezziamo visto che è il modello stereotipato di character design a cui questi picchiaduro ci abituano da anni.

Sfortunatamente ci troviamo di fronte a un’opera incompleta, qualcosa di bello e godibile, ma non di eccelso. I personaggi principali, seppur ben caratterizzati, non sono mai davvero approfonditi e qualcuno come Sub-Zero – che dovrebbe ricoprire un ruolo “più importante” – viene letteralmente messo da parte e delineato solo superficialmente.

Questo rende il titolo un buon film da godersi con gli amici, ma anche una piccola occasione mancata per quanto riguarda il fattore novità. Speriamo che Warner Bros. faccia come con l’universo DC, regalando più lungometraggi animati di ottima qualità, e dunque speriamo che questo Scorpion’s Revenge sia solo il primo passo verso qualcosa di più.

Il film non è stato ancora doppiato in italiano, ma è davvero molto godibile anche in inglese e il blu-ray lo si trova a buon mercato qui.

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