Scritto e disegnato da Isabella di Leo e edito da BeccoGiallo Editore “Si può Fare!” è il fumetto che narra delle (dis)avventure di Gene Wilder e Mel Brooks durante la realizzazione del magnifico Young Frankenstein, da noi Frankenstein Junior.
Siamo sempre stati fan del quarto film di Mel Brooks e quando abbiamo saputo del libro abbiamo deciso di non farcelo scappare. Ma ne sarà valsa la pena? Ecco la nostra recensione.
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ToggleParliamo un po’ dell’autrice prima: Isabella di Leo
Pensavate che avremmo parlato subito del libro? Invece no! Vogliamo prima dedicare due parole sull’autrice.
Isabella è una nerd incallita – come lei ama definirsi – amante di film, videogiochi, fumetti e ovviamente gatti (come tutti i nerd moderni). Classe 88, nasce a Milano ma si trasferisce e vive a Gorgonzola (MI)… cosa che mi ha fatto riscoprire un sacco di battute a sfondo “pizza quattro formaggi” che non saranno presenti in questo articolo (perché io sono un amante della sopracitata pizza, ma il nostro correttore di bozze no).
Sogna di diventare un’autrice di fumetti mentre studia da grafica pubblicitaria e con la riscoperta di un vecchio film degli anni ’70, come “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, nasce la sua passione per Gene Wilder
Innamorata delle grandi doti dell’attore americano decide di recuperare tutto il recuperabile. Da lì il passo per arrivare a Mel Brooks è davvero breve. Inutile dire che anche con Mel fu amore a prima vista tanto che Isabella comincia a utilizzare i suoi social per diffondere particolari della vita di questi due grandi uomini del cinema, aiutando tutti noi fan a saperne di più.
Stringendo l’accordo con l’editore BeccoGiallo con il quale collabora anche per altre opere, siamo giunti a questo libro e quindi, alla nostra recensione.
“Si può fare”? Noi diciamo di sì
Tagliamo la testa al toro: il libro lo abbiamo adorato.
Siamo anche noi fan di Mel Brooks e di Gene Wilder, adoriamo Frankenstein Junior e approfondire così la storia della sua nascita e realizzazione è stata un’esperienza magnifica.
I bellissimi disegni di Isabella, che riporta la storia dalla prima volta che Gene parlò a Mel del progetto, riescono a far immergere il lettore nel mondo immaginario dei ricordi e questo viene ancora più accentuato dalla narrazione.
Nel corso di tutta la storia, oltre a vivere insieme ai protagonisti gli avvenimenti che hanno portato alla finalizzazione di questo storico lungometraggio, assistiamo a diversi flashback. Queste scene ci regalano la visione di alcuni dei momenti più importanti della loro vita, legata tra piccole vittorie, delusioni, conquiste e momenti sentimentali.
Si potrebbe quasi dire che l’autrice sia una stalker dei due, ma già nella prefazione intitolata Come lo feci si capisce subito l’impegno e il lavoro dedito ad approfondire la vita privata degli artisti che stima in modo così viscerale.
A tratti sembra quasi di ritrovarsi alle prese con un documentario storico, ma sicuramente Si può fare! è molto meno noioso di qualsiasi altra biografia letta o vista in televisione.
Una storia che fa sorridere, ma soprattutto riflettere
La scrittura dei dialoghi scorre così chiaramente da fornirci un’ottima visione di ciò che succede, senza perdersi mai e soprattutto senza smarrire mai quella vena tragicomica che ha accompagnato tutto il film dalla realizzazione alla fine delle riprese.
Inoltre noi sappiamo già come andrà a finire, sappiamo che Frankenstein Junior sarà un successo (come affermano J.D. e Turk in Scrubs è uno dei film più divertenti della storia) e leggere di tutte queste difficoltà non fa solo sorridere, ma anche riflettere. Riflettere su come due uomini, stroncati dalla critica e fin troppo spesso dalla vita, hanno dato il massimo per questa “ultima chance”.
Partendo dalla copertina, che si presenta come una rivisitazione della locandina del film, e passando da ogni pagina, questa lettura riesce a trasmettere sia l’impegno che la passione di Wilder e Brooks durante quel particolare periodo della loro vita, ma anche la passione dell’autrice che è riuscita ad imprimerla al punto da trasmetterla al lettore.
Lo stile cartoonesco che all’inizio sembra poco “fisionomista”, crea in realtà un impatto grafico gradevole che si sposa benissimo col taglio quasi fiabesco della vicenda e con l’espressività dei visi al limite della parodia. Eccezionalmente fedeli, oltre allo stesso Wilder, sono anche Marty Feldman, Peter Boyle e ultima, ma non per importanza, Cloris Leachman quando veste i panni di Frau Blücher.
Le parti che più ho adorato comunque sono quelle rigorosamente in bianco e nero, che riportano su carta alcuni fotogrammi della stessa pellicola riproposti nello stile di Isabella.
In conclusione Frankenstein Junior è tanto di più
Si può fare! è una lettura fresca e genuina che sa mostrare tutto il rispetto che l’autrice ha per i protagonisti e allo stesso tempo non toglie luce ai due sventurati amici che tra mille peripezie riescono a realizzare il loro più grande successo.
Se siete fan di Frankenstein Junior o di Gene Wilder e di Mel Brooks questo Si può fare! non vi deluderà.
Consigliato ovviamente agli amanti del film e anche a chi vuole sapere di più della vita di due grandissime icone della commedia cinematografica… e anche a chi vuole godersi una bella lettura senza pretesa alcuna.
Non lasciatevi scappare la possibilità di prenderlo ora che è ancora disponibile, anche perché Natale si avvicina ed è un ottimo regalo.