La saga di Uncharted è molto amata tra gli appassionati. Personalmente, il titolo che mi ha avvicinato al brand e che tutt’oggi reputo uno dei migliori giochi di tutti i tempi è “Uncharted 2: Il covo dei ladri”. Sviluppato da Naughty Dog (Crash Bandicoot, Jak and Daxter e The Last of Us) e uscito in esclusiva Playstation 3 nel lontano 2009, il titolo in questione compie 16 anni e oggi voglio parlarvene, spiegandovi perché il secondo capitolo della saga di Nathan Drake rimane tutt’oggi il mio preferito.
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ToggleLa storia di Uncharted 2 prende dall’inizio alla fine

La trama si svolge due anni dopo gli eventi di Uncharted: Drake’s Fortune, quindi dopo che Nathan Drake, la sua figura paterna Victor Sullivan e la compagna Elena Fisher hanno fermato il tesoro maledetto di El Dorado e gli uomini che lo volevano a tutti i costi.
Questa volta il nostro eroe dovrà cercare la città perduta di Shambhala, al suo fianco ci saranno diversi alleati: Victor Sullivan, Elena Fisher, Chloe Frazer, una vecchia fiamma amorosa del protagonista, e altri ancora. Ma ad ostacolarli anche Harry Flynn, cattiva compagnia di Nate che tradirà quest’ultimo durante un colpo in un museo, e lo spietato Zoran Lazarevic.
La trama, che può sembrare semplice e lineare diventa avvincente e piena di momenti spettacolari, arricchita da colpi di scena davvero affascinanti riguardanti non solo i personaggi, ma anche i tesori che nasconde Shambhala, che sono il motivo per cui il perfido Lazarevic vuole trovarla a tutti i costi.
Analisi dei personaggi in Uncharted 2

I personaggi in Uncharted 2 sono ben scritti e ben caratterizzati con un irresistibile carisma. I loro gesti, la loro psicologia e ciò che dicono è veramente plausibile, ed è impossibile non immedesimarsi e affezionarsi a loro.
Nathan Drake è un cacciatore di tesori che non si lascia sfuggire le sfide che hanno a che fare con questo tipo di avventure leggendarie. È molto simpatico e sdrammatizza molte situazioni in cui potrebbe rischiare la vita. Tuttavia, quando il gioco si fa duro, mostra anche momenti di serietà e tiene molto ai suoi cari. È doppiato in italiano da Matteo Zanotti (Dom Santiago nella prima trilogia di Gears of War)
Chloe Frazer è la mia eroina preferita della saga. Dimostra anche lei un grande senso dell’umorismo di tanto in tanto, e nonostante la nostra cacciatrice di tesori aiuti Nate in più di un’occasione, non tiene molto alle altre persone e anzi dimostra di essere a tratti anche egoista. Man mano che andiamo avanti nel gioco, però, Chloe riesce a cambiare e a diventare più altruista ed eroica. È doppiata da Aglaia Zannetti (Alice in Alan Wake)
Elena Fisher è la cameraman. Personaggio che ho sempre adorato per essere in un certo senso la coscienza del nostro eroe e la voce della ragione: è lei che gli dice quando fermarsi, quando lui sbaglia e quando fare la cosa giusta. È doppiata sia da Loretta Di Pisa (Elizabeth di Bioshock: Infinite) e da Deborah Morese (Sherry Birkin in Resident Evil 6)
Zoran Lazarevic è il cattivo principale del gioco. Vuole il potere e ovviamente il tesoro per diventare più forte, pensa che la compassione sia una debolezza che non permette di ottenere ciò che si vuole, seguendo quindi l’esempio di diversi personaggi storici malvagi realmente esistiti, come si può evincere da un suo dialogo. Un antagonista malvagio fino al midollo, ma anche dannatamente affascinante per il suo incutere timore e la sua immensa forza. È doppiato da Dario Oppido (Thor in God of War: Ragnarok).
Victor Sullivan è la figura paterna di Nathan Drake, nonché personaggio importante all’interno di tutta la saga di Uncharted. È stato al fianco del protagonista per anni e continua a sostenerlo in molte sue avventure. Non compare molto durante il gioco, riflettendo sul fatto che ormai è troppo vecchio per una sfida così grande. È doppiato dal compianto Giovanni Battezzato (Samos nella saga di Jak and Daxter).
Il magnifico gameplay di Uncharted 2

Esattamente come il predecessore Drake’s Fortune, Il Covo dei Ladri è un gioco d’azione e d’avventura in cui il protagonista dovrà correre per alcune sezioni lineari, arrampicarsi, risolvere enigmi e sconfiggere i numerosi nemici in scontri a fuoco spettacolari.
Le arrampicate sono ormai divenute un simbolo all’interno del franchise sia sugli edifici, sulle travi, sulle rocce che sui ghiacci.
Gli enigmi, il cui numero e la cui complessità sono inferiori rispetto ai capitoli successivi della saga, risultano comunque appaganti. I meno esperti potranno comunque orientarsi grazie al diario di Nate che ci regala alcuni piccoli indizi.
Quando sarà il tempo di affrontare gli uomini di Lazarevic avremo a disposizione due armi alla volta. Potremo anche scambiare la nostra arma con quella di un nemico caduto e raccogliere granate da lanciare contro gruppi di soldati, facilitando il lavoro al nostro eroe.
Vi sono anche fasi d’intermezzo degne di un film: esplosioni e disastri alternati a filmati, trasformando il gioco in una sorta di film interattivo.
Conclusioni
Se non lo aveste ancora giocato, recuperate questo immortale capolavoro. Oltre ad essere il capitolo più riuscito di una delle saghe videoludiche più amate di sempre, resta uno dei punti più alti dell’epoca PlayStation 3.
Al giorno d’oggi il metodo migliore per recuperarlo è attraverso la Nathan Drake Collection su PS4, Remastered che contiene anche il primo e il secondo capitolo. Perciò immergetevi in una delle più grandi avventure mai raccontate. Non ve ne pentirete.
Gabriele Facchini