Uncharted è una serie di videogiochi caratterizzata da storie avvincenti che si incontrano sulla ricerca di grandi tesori, personaggi a cui non si può non affezionarsi grazie al loro carisma e alla loro simpatia, perfetto mix tra ironia e serietà.
Naughty Dog, casa di sviluppo di Crash Bandicoot, Jak and Daxter e The Last of Us, ci ha regalato il primo capitolo, Drake’s Fortune, nel 2007 per poi chiudere la storia 10 anni dopo con il titolo standalone L’eredità perduta. Oggi daremo una breve opinione sui cinque capitoli del franchise.
UNCHARTED: Drake’s fortune
Il primo capitolo del 2007 riscosse un ottimo successo tra critica e pubblico. La storia narra, in maniera avvincente, le gesta del protagonista Nathan Drake presunto discendente del navigatore Sir Francis Drake. A fare da cornice la presenza di ottimi personaggi come Victor Sullivan, spalla nonché figura paterna di Nathan, e Elena Fisher, co-protagonista della vicenda oltre che interesse amoroso di Nate.
Il gameplay generale fonde parkour e arrampicate su edifici abbandonati e templi, con fasi di sparatorie molto divertenti e spettacolari. Non mancano enigmi ben studiati e risolvibili, anche grazie agli indizi che troviamo sul diario del protagonista.
Un ottimo gioco che tutt’oggi riesce a divertirmi molto con il suo gameplay e ad intrattenermi con la sua narrazione incalzante.
UNCHARTED 2: Il covo dei ladri
Secondo capitolo datato 2009 è da molti reputato come il miglior gioco del franchise, e i motivi sono semplici: una storia ancora più coinvolgente, che pur nella sua semplicità, viene arricchita da personaggi davvero ottimi. Oltre al ritorno di Nate, Sully ed Elena, si aggiunge l’affascinante Chloe Frazer, vecchia fiamma del protagonista, e un antagonista davvero spietato, Zoran Lazarevic, il quale per impossessarsi di una pietra preziosa ricorre a metodi terrificanti.
Inoltre nel corso dell’avventura vi sono momenti ancora più spettacolari tra combattimenti su palazzi o a bordo di un treno. Ottimi miglioramenti grafici dall’ambiente ai volti dei personaggi, una colonna sonora da brividi con qualche traccia particolarmente emotiva. Rimane secondo il mio parere uno dei titoli più riusciti della cara PlayStation 3.
UNCHARTED 3: L’inganno di Drake
Uscito nel 2011, e accolto positivamente dalla critica, fa luce sul passato del nostro eroe mostrandoci anche il primo incontro con la figura paterna Victor Sullivan, che in questo gioco ha un ruolo ancora più importante per via della sua continua presenza. L’antagonista è Katherine Marlowe, vecchia collega di Sully in passato. Questa volta Nate dovrà trovare l’Atlantide del Deserto e sventare i piani di Marlowe e dei suoi uomini. Non mancano come sempre momenti spettacolari tra arrampicate, fughe e inseguimenti.
Già fino a questo punto su PlayStation 3 è stata confezionata una trilogia semplicemente perfetta, ma le avventure di Nathan non finiscono qui.
UNCHARTED 4: Fine di un ladro
L’ultima avventura di Nathan Drake, uscita nel 2016, possiede una narrazione con tantissimi momenti al cardiopalma e colpi di scena interessanti. Nate e il ritrovato fratello Sam sono un duo fenomenale il cui rapporto viene approfondito non solo con lo svolgersi delle vicende nel presente, ma anche nei flashback risalenti addirittura a quando i due erano molto giovani.
La colonna sonora di Henry Jackman, compositore di film come X-Men: L’inizio, Captain America: The Winter Soldier e Ralph Spaccatutto, si sposa perfettamente con i momenti d’azione e quelli più emotivi della storia. Anche gli antagonisti sono stati ben scritti: il cacciatore di tesori Rafe Adler e la mercenaria Nadine Ross cercheranno di dare del filo da torcere ai nostri eroi.
Naughty Dog chiude le vicende di Nathan Drake in maniera degna eppure c’è un’ultima sorpresa in serbo per i fan del franchise.
UNCHARTED: L’eredità perduta
Uscito nel 2017 e concepito inizialmente come un’espansione del quarto capitolo, L’eredità perduta è un gioco standalone con protagonista Chloe Frazer, accompagnata dalla mercenaria Nadine Ross. Il gioco non offre solo un gameplay adrenalinico con arrampicate, sparatorie ed enigmi difficili, ma anche una trama molto ben scritta: non solo Chloe risulta un personaggio più approfondito e come sempre ben caratterizzato, ma addirittura la stessa Nadine Ross, che nel quarto capitolo era l’antagonista da combattere, qui diventa un’antieroina con cui il giocatore può empatizzare e sperare in una sua redenzione.
Questo titolo inoltre regala anche qualche sorpresa a livello di trama e chiude tutto ciò che era stato lasciato in sospeso con il quarto gioco.
In conclusione Uncharted è una saga che accompagna il giocatore per molti anni, in maniera decisamente immersiva. Naughty Dog ha dichiarato di aver concluso la sua avventura con quest0 franchise, perciò è difficile che rivedremo Nathan Drake e i suoi amici in futuro. Se non altro continueranno a vivere grandi avventure, anche se noi non saremo lì con loro. Grazie, Nate, grazie ragazzi, per queste magnifiche esperienze.
Articolo di Gabriele Facchini