Venom: La storia delle origini di un antieroe

Oggi parleremo di Venom e nello specifico della nascita del personaggio.

Conoscete l’antieroe della Marvel? Il simbionte alieno che si è attaccato all’Uomo Ragno e voleva consumarlo in un vortice di violenza e pazzia? Molti hanno conosciuto il personaggio attraverso i film della Sony (sia i suoi stand-alone, sia la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi) qualcuno lo ha conosciuto attraverso i cartoni animati e altri con i fumetti. Ma chi conosce la vera storia editoriale sulle sue origini?

Se siete interessati allora sedetevi e scopriamo insieme gli avvenimenti che hanno portato alla sua nascita.

 

Il costume nero di Spider-Man

Per parlare di Venom dobbiamo tornare agli inizi degli anni ’80: la Marvel stava vivendo una Silver Age niente male, grazie al successo che gli eroi storici avevano mantenuto negli anni e qualche altra nuova testata (come quella degli X-Men) stava andando molto forte.

Una grossa casa produttrice di giocattoli (la Mattel), intenzionata a cavalcare l’onda di successo dei comics, aveva stretto un accordo con la casa editrice per sviluppare una serie di giocattoli degli eroi e dei supercattivi Marvel, ma per giustificare un crossover simile serviva un espediente per raggrupparli tutti in un’unica serie a fumetti: Secret Wars – Guerre Segrete. Da recuperare se siete interessati qui.

Arrivò dunque il perfido Arcano, che volendo scoprire chi fosse più forte tra le forze del bene e quelle del male raggruppò dalla Terra due fazioni – di eroi e criminali – per farli scontrare tra loro. I vincitori avrebbero potuto realizzare un loro desiderio.

 

secret wars

 

 

Avevamo dunque per i super cattivi: Dottor Destino, Dottor Octopus, l’Uomo Assorbente, Galactus, Ultron, Lizard, l’Incantatrice, la Squadra Distruttrice, Uomo Molecola, Klaw, Kang, Volcana e Titania. Mentre tra i super eroi trovavamo: Iron Man, Capitan America, Thor, Hulk, Ciclope, Wolverine, il Professor X, Tempesta, Rogue, Magneto, Colosso, Nightcrawler, Capitan Marvel, Wasp, Occhio di Falco, She-Hulk, la Cosa, la Torcia Umana e Mister Fantastic e, ovviamente, il nostro amichevole Spider-Man di quartiere.

La miniserie di 12 numeri è stata pubblicata in parallelo alle normali testate fumettistiche e sarebbe stato un contorno alle storie principali. Cadenza mensile e durata di un intero anno.

Trasportati sul pianeta della guerra i nostri protagonisti furono impegnati in una lotta senza esclusione di colpi che, alcune volte, non risparmiò neanche i loro abiti. Le astronavi sulle quali gli eroi vivacchiavano in attesa degli scontri fornivano per fortuna varie comodità, ma non dotate del buon vecchio ago e filo. Per le riparazioni dei costumi venivano affidate a macchinari dalla dubbia provenienza: uno di questi scagliò una pallina nera addosso all’arrampicamuri e l’avvolse completamente; questa diventò il costume che abbiamo amato nel corso del tempo. Tra i fan, in fatto di gradimento, la Black Suit di Spider-Man rivaleggia con il classico rosso e blu con le ragnatele.

 

Costume nero spider-man

 

Il costume nero fu presentato ufficialmente sulla copertina di Secret Wars #8 e offriva un torreggiante Spider-Man in primo piano rispetto la calca di eroi e villain impegnati nella battaglia dietro di lui. Per i fan dell’arrampicamuri questo simboleggia l’importanza del personaggio per la Marvel rispetto a tutti gli altri.

In parallelo all’uscita di questo ottavo numero della miniserie il costume nero dell’Uomo Ragno arrivò anche in un crossover con Daredevil e su Amazing Spider-Man 252. Sapendo di richiamare uno scalpore senza pari (che all’effettivo arrivò) sul numero della serie principale si ebbe un sottotitolo di tutto rispetto:

The rumors are true… introducing… the new SPIDER-MAN

Le voci sono vere …introduciamo … il nuovo Spider-Man

 

Amazing Spider-Man 252

Il simbionte alieno

La cosa più divertente del costume alieno però fu la nascita del suo design. Anche se apparso in Secret Wars, scritto da Jim Shooter e disegnato da Mike Zeck, in verità tutto è partito da un fan: Randy Schueller. Proprio a quel tempo aveva proposto un cambio di costume per Peter, rappresentato con tuta completamente nera e logo da ragno rosso.

L’idea di Schueller era quella di offrire a Spider-Man un costume di molecole instabili, molto simile a quello dei Fantastici Quattro, solo che questa fu rimaneggiata. Col senno di poi possiamo dirci più che contenti, ma siccome l’idea fu acquistata per poche centinaia di dollari non può che dispiacerci comunque per Randy.

 

Prototipo Spider-Man

 

 

Quando il costume nero è apparso sulle pagine di Amazing Spider-Man eravamo ancora ben lontani da quello che Venom sarebbe diventato, ma la storia cominciava a prendere sempre più forma. Quello strano costume rendeva Peter Parker sempre più stanco, stressato, aggressivo, non sembrava volersi nemmeno più staccare da lui e durante la notte, nelle ore di sonno, l’ospite ne prendeva possesso per portarlo in giro per New York a combattere il crimine.

Fu proprio Reed Richards ad avvertire Peter del pericolo, spiegando che quello non era un semplice vestito, ma un alieno simbionte che stava traendo nutrimento dalla sua energia; visto che sembrava essere particolarmente sensibile a suoni acuti e al fuoco arriviamo alla fatidica scena (e ormai storica) del campanile, dove un Uomo Ragno disperato cerca di staccarsi l’alieno di dosso sfruttando il suono delle campane.

 

Venom

 

 

Nella storia originale quello strano simbionte alieno, affezionato alla figura del suo ospite, decise di staccarsi dopo aver visto la sofferenza che gli stava arrecando, e non potendo sopravvivere da solo si lasciò morire attimo dopo attimo successivamente alla separazione. Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) il mondo dei fumetti ci ha insegnato che numerose volte la morte non è per sempre e il simbionte alieno è tornato in pompa magna.

In un albo a fumetti di qualche anno dopo che riscriveva le origini di Venom, veniamo a sapere che la “macchina fabbrica costumi” usata da Peter era in realtà una prigione per contenere l’alieno: scacciato dalla sua razza perché bistrattato per il fatto che si affezionasse ai suoi ospiti invece di consumarli e basta. Questo portò però al cambio di rotta del simbionte, che non si staccò più da Peter per proteggerlo, ma sentendosi “rifiutato” si staccò per cercare un nuovo ospite in attesa della sua vendetta.

 

Venom: Protettore Letale  …e tanto altro

Abbiamo trattato fino ad ora l’origine del costume simbiontico, ma sulla nascita di Venom in sé c’è ancora molto da dire. Perché, come già accennato, l’idea che sta alla base del personaggio nato dal simbionte alieno e Eddie Brock ha ancora tanto da raccontare.

 

Eddie Brock
“We are Venom”: La battuta tipica che indica la perfetta simbiosi tra Eddie e l’alieno

 

Arrivò il periodo dello Spider-Man di David Michelinie (alle storie) e Todd McFarlane (ai disegni), un ciclo più cupo, noir e adulto, in cui si vociferava del possibile ritorno del simbionte. Michelinie aveva pianificato un ritorno in grande stile con un’antagonista donna: una giovane mamma legata all’alieno dall’odio per l’Uomo Ragno, perché aveva perso suo figlio a causa di una delle tante battaglie dell’arrampicamuri. McFarlane invece propose un antagonista maschile, nerboruto e caduto in disgrazia per colpa dell’eroe di New York.

La spuntò McFarlane, quindi arrivò Eddie Brock, giornalista del Daily Globe – giornale rivale del Daily Bugle. Uniti dall’odio per Peter Parker, Eddie e il simbionte danno origine a Venom, uno dei peggiori rivali che si è posto sul cammino di Spider-Man. Per molti Venom rivaleggia con Goblin in quanto a potenza mediatica e caratterizzazione, per qualcun altro (come me) è il miglior antagonista visto.

 

 

 

Venom

 

Venom riesce a portare Spider-Man più volte sull’orlo della disperazione, minacciando i suoi affetti e sfruttando il fatto di non essere percepito dal suo senso di ragno. Partendo da semplici scherzetti – come spingerlo sotto un treno mentre è in fila alla metropolitana o buttarlo da un palazzo mentre volteggia tranquillo – il super villain assesta numerosi colpi che vedono Peter vincere sempre per il rotto della cuffia… quelle volte che riesce a vincere, altre volte è solo fortunato.

Saranno numerose le apparizioni di Venom negli albi dell’Uomo Ragno, sia regolari che spin-off, e avrà una serie di sue mini-storie dedicate fin quando non otterrà una testata tutta sua come antieroe. Tutti questi testi sono tra l’altro recuperabili in Venom Collection che trovate qui e che vi consigliamo di non farvi scappare.

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